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CONTRO ISMENE. CONSIDERAZIONI SULLA VIOLENZA
di ZOJA LUIGI
Stato Editoriale
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- Titolo: CONTRO ISMENE. CONSIDERAZIONI SULLA VIOLENZA
- Sottotitolo: CONSIDERAZIONI SULLA VIOLENZA
- Autore: ZOJA LUIGI
- Illustratore: ITALIANO
- Editore: BOLLATI BORINGHIERI
- Collana: TEMI
- Anno: 2009
- ISBN: 9788833919881
- Pagine: 159
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 150 FILOSOFIA E DISCIPLINE CONNESSE
Classificazione CEE
- JMAJ PSICOLOGIA ANALITICA E JUNGHIANA
- JFFE VIOLENZA NELLA SOCIETA
La violenza ci appartiene, è parte integrante della vita. Anzi, è insita nell'uomo: da queste "scandolose" considerazioni parte Luigi Zoja per indagare senza ipocrisie le origini degli impulsi distruttivi che abitano l'essere umano. Senza ignorare l'immenso balzo in avanti che la violenza ha compiuto con la modernità, dal punto di vista tecnologico e antropologico, "Contro Ismene" passa in rassegna fenomeni che hanno segnato le vicende del genere umano: dalla violenza spettacolarizzata di Roma antica, fino al recente scontro di civiltà con il mondo medio-orientale, passando dalla sanguinosa conquista spagnola del Messico e dai genocidi del xx secolo. Come dice il titolo di un capitolo e del libro, Zoja da voce a chi, al pari di Antigone con la sorella Ismene, si schiera contro la brutalità, del singolo e dello Stato, in cerca di "anticorpi culturali" all'istinto di distruzione. Senza di essi "la violenza può divampare in tempi paurosamente brevi", mentre invece "graduali, faticose e in buona parte individuali sono le opere di prevenzione cui siamo chiamati a contribuire".
ISBN: 9788833919881 - La violenza ci appartiene, è parte integrante della vita. Anzi, è insita nell’uomo: da queste «scandalose» considerazioni parte Luigi Zoja per indagare senza ipocrisie le origini degli impulsi distruttivi che abitano l’essere umano. Senza ignorare l’immenso balzo in avanti che la violenza ha compiuto con la modernità, dal punto di vista tecnologico e antropologico, Contro Ismene passa in rassegna fenomeni che hanno segnato le vicende del genere umano: dalla violenza spettacolarizzata di Roma antica, fino al recente scontro di civiltà con il mondo medio-orientale, passando dalla sanguinosa conquista spagnola del Messico e dai genocidi del XX secolo. Come dice il titolo di un capitolo e del libro, Zoja dà voce a chi, al pari di Antigone con la sorella Ismene, si schiera contro la brutalità, del singolo e dello stato, in cerca di «anticorpi culturali» all’istinto di distruzione. Senza di essi «la violenza può divampare in tempi paurosamente brevi», mentre invece «graduali, faticose e in buona parte individuali sono le opere di prevenzione cui siamo chiamati a contribuire». Luigi Zoja, già presidente della IAAP, l’associazione che raggruppa gli analisti junghiani nel mondo, ha lavorato a Zurigo, New York e Milano. I suoi testi sono stati pubblicati in quattordici lingue. In italiano: "Nascere non basta. Iniziazione e tossicodipendenza" (Cortina, Milano 1985 e 2003); "Coltivare l’anima" (Moretti&Vitali, Bergamo 1999); "Storia dell’arroganza. Psicologia e limiti dello sviluppo" (Moretti&Vitali, Bergamo 2003). Per le edizioni Bollati Boringhieri ha pubblicato "Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre" (2000), vincitore del Gradiva Award nel 2002 e "Giustizia e Bellezza" (2007).