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VITA DELLA MENTE (LA)
di ARENDT HANNAH; DAL LAGO A. (CUR.)
Stato Editoriale
In commercio
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- Titolo: VITA DELLA MENTE (LA)
- Autore: ARENDT HANNAH; DAL LAGO A. (CUR.)
- Illustratore: 0
- Editore: IL MULINO
- Collana: COLLEZIONE DI TESTI E DI STUDI
- Anno: 2004
- ISBN: 9788815097873
- Pagine: 567
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 120 FILOSOFIA E DISCIPLINE CONNESSE
Classificazione CEE
- HPCF FILOSOFIA OCCIDENTALE: DAL 1900
"La vita della mente" è una delle opere più importanti di Hannah Arendt, quella che avrebbe dovuto costituire il suo testamento filosofico, l'epilogo delle sue riflessioni. Rimasta incompiuta per la morte dell'autrice, l'opera è poi stata pubblicata a cura dell'amica Mary McCarty. Il libro avrebbe dovuto comporsi di tre parti, ciascuna dedicata alle facoltà spirituali fondamentali: pensare, volere, giudicare. La Arendt poté terminare le prime due; della terza rimane un abbozzo pubblicato in appendice.
ARENDT H. La vita della mente Collezione di testi e di studi pp. 580 , € 37,00 88-15-09787-2 Note: nuovamente disponibile in una nuova veste grafica "La vita della mente" non è solo l'ultimo libro della Arendt ma il coronamento finale della sua "vita activa"; rimasto incompiuto, il libro avrebbe dovuto comporsi di tre parti, di cui restano le prime due e un abbozzo della terza. La prima, dedicata al Pensare, si domanda dove si trovi l'io che pensa, quali siano il suo spazio e il suo tempo, concludendone che esso si pone tra il passato e il futuro, tra la memoria del non più e l'attesa del non ancora. Qui, nel presente del Pensare, talvolta l'angelo della storia ferma il suo incedere, e ci fa essere liberi. Ed è proprio alla libertà che è dedicata la seconda parte del volume, quella che studia una nozione sconosciuta agli antichi greci: il Volere. Infatti, solo il cristianesimo si pose il problema di come conciliare la fede in un Dio onnipotente con le esigenze del libero arbitrio - nodo poi ereditato dall'epoca moderna, sia che la volontà si scontrasse con la legge di causalità, sia che ci si sforzasse di farla convivere con le leggi della storia. Hannah Arendt (1906-1975) si era formata a contatto con alcuni tra i più prestigiosi esponenti della cultura e della filosofia del Novecento (Husserl, Bultmann, Jaspers, Heidegger). Profuga in Francia nel 1933 con l'avvento del nazismo, e poi cittadina americana, è autrice di fondamentali opere di filosofia e teoria politica, tra le quali ricordiamo "Vita activa" (Bompiani, 2001, IX ed.), "La banalità del male" (Feltrinelli, 2003, V ed.) e "Le origini del totalitarismo" (Einaudi, 2004). Al Mulino è uscito anche "Il futuro alle spalle" (2000, III ed.).